
TRAMA - FILM
OLTRE LA VITA " Barbara e Alice "
Fu in seconda elementare che avvenne l’incontro che cambiò la mia vita. Era il 1971, Alice frequentava la prima classe, ci incontrammo durante la ricreazione, scoprimmo subito una forte intesa tra noi , fu come trovare un’altra parte di me. Sconosciuta ma cosi’ familiare, da pensare che fossimo sorelle separate alla nascita . Barbara e Alice , hanno in comune anche un dono molto particolare : la capacità di “sentire e “vedere” quello che c’è Oltre la Vita terrena.
Due donne, dunque , le protagoniste del racconto, che è una storia di vita vera, bambine e e poi donne tanto diverse, quanto speculari, tanto opposte, quanto complementari.
La storia si snoda seguendo le due bambine dall’adolescenza, fino all’età adulta alle prese con i primi amori, i problemi familiari, i sogni, le delusioni, i successi. L’idillio viene interrotto da un evento che aveva rincorso le premonizioni di entrambe per tutta la vita.
Un’amicizia nata per caso che, nel corso della narrazione, diviene un qualcosa di diverso, di più intenso, di più intimo, viscerale, atavico e indistruttibile…legate da un segreto: le premonizioni che ognuna delle due ha ma che non osano confessarsi fino al giorno dell’incidente stradale, che cambia per sempre le loro vite. Barbara resta in coma per due settimane. In quel sonno profondo Barbara vede la figura del nonno che le dice di svegliarsi, perché non è la sua ora. Al suo risveglio Barbara scopre di essere paralizzata dalla vita in giù. I medici non le danno speranza, una condanna a vita alla sedia a rotelle. Il nonno torna nelle visioni di Barbara e le dice il giorno esatto in cui si sarebbe rialzata. Intanto Alice sembra essersela cavata meglio, con l’asportazione della milza. Così le ragazze, le Thelma e Louise di Cinecittà, riprendono la vita di sempre, lavorando sempre di più, fino al giorno in cui Alice ha un malore. All’inizio si pensa alla stanchezza dovuta al troppo stress, visto che nel frattempo si dedica alle gare di ballo. Le brutte sorprese non finiscono qui, Alice scopre di essersi ammalata di aids, a causa delle trasfusioni di sangue a seguito dell’incidente.
Alice viene colpita da una malattia che è sintomo di condanna senza appello, lasciando a Barbara un libro testamento in cui raccontare la loro storia e quella dell’emarginazione per la sua malattia e soprattutto per lasciare un messaggio di speranza in un mondo sempre piu’ materialista, che ha perso il senso della spiritualita’ e dei valori che davvero contano. Come in una trama ben congegnata, le situazioni e gli eventi si incastrano perfettamente, dando vita ad un quadro che da sogno diventa realtà.
Le protagoniste sono la testimonianza che dopo la morte c’e’ una vita che continua, che ha unito l’amicizia infinita due persone che hanno condiviso tutta una vita insieme. La vita terrena e’ solo un passaggio e non finisce con la morte del fisico…
Giovanna D’Urso
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